
e io non so perché la mia voce frughi tra i labirinti
inceneriti dal sole che sbircia tra gli angoli
due scarpe ai lati di una finestra
(saliscendi)
ascolto è silenzio
una goccia di pioggia nell’angolo
lo chiama per nome
*
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domandar _si
quel nome
silenzio
… “due scarpe ai lati di una finestra” …
( rimanere in questi versi )
questo versi si legano alla memoria, una costante della tua poetica, i labirinti della vita, percorsi reconditi, sotterranei, sotterrati,che riemergono attraverso la parola
sono versi d’invito a ‘guardare’ -in un certo senso- oltre che il sentire racchiuso nei versi, anche le opere di un’artista a cui la stessa autrice è molto legata..e sono ancora “dono” che Elina ha voluto fare agli amici del Sasso che ringrazio di essere stati qui in questi luoghi \ stanze comuni.
un caro saluto a ciascuna
sono legata a queste parole come all’autrice delle fotografie
i percorsi delle parole che nascono dalle immagini, i volti dei pieni, ciò che affiora qua e là tra le dita…
un grazie ad Angela, a chi è passato lasciando un “suo” segno
E’ una malinconica attesa con un raggio di speranza. Breve trasmette la tua emozione.
grazie Mirta
la parola attraverso altri occhi assume di-versi colori
un caro saluto