la medesima presenza
le voci sorelle dal primo giorno
immerse e colme dalla radice
la bocca-parola
.
lavoro di segni
oltre la casa e il vagare
dei sassi del fiume
.
la zolla ancorata
dagli occhi presagi
è pioggia di notti.
la medesima presenza
le voci sorelle dal primo giorno
immerse e colme dalla radice
la bocca-parola
.
lavoro di segni
oltre la casa e il vagare
dei sassi del fiume
.
la zolla ancorata
dagli occhi presagi
è pioggia di notti.
Intravedo o, forse, voglio vedere, la storia di un’amicizia in questi bellissimi versi di Elina Miticocchio; un percorso comune, un merletto filato a due mani, due Presenze vicine al di là della distanza geografica..
un giorno buono fin dal mattino, questo, grazie all’affetto di una grande, grandissima Amica.
l’inizio del “filo” si lega ad un testo di Fernanda Feraresso e Iole Toini. Nasce dalla suggestione di quell’incontro “moltiplicato” in lettere, corrispondenza, biglietti e segni di presenza.
Poi è arrivato l’invito di Angela a dire una parola per il “Sasso” e ho pensato a questo “incontro” e, ritrovandolo, ho intuito una via, un suono sorella e madre che i miei occhi colorava
bhe’ il mio intuito sul filo d’amicizia non è stato errato…solo che anziché a due, il merletto è stato filato a più mani!!
Grazie a ciascuna, allora!!
e a te il mio abbraccio e l’affetto che sperimentiamo ogni giorno
E’ sempre bello sentire, e leggere, di questi incastri amicali, che lasciano impronte leggere nell’anima! 🙂
è un “tratteggio” questo che parte da lontano, come un intreccio di vento e bianco e breve passo che rinnova l’incontro
grazie Anna