Il palazzo di Circe
.
Intorno alla sua fontana che scorre
con la voce di uomini in pena,
sono fiori che nessuno conosce.
I loro petali sono aguzzi e rossi
con orribili strisce e macchie;
sbocciarono dalle membra dei morti.
Qui non torneremo mai più.
.
Pantere escono dalle tane
nella foresta che sotto infittisce,
lungo le scale del giardino
il lento pitone impigrisce;
i pavoni vanno, lenti e impettiti,
e ci osservano con lo sguardo
di uomini che conoscemmo in passato.
.
.
.
Circe’s Palace
.
Around her fountain which flows
With the voice of men in pain,
Are flowers that no man knows.
Their petals are fanged and red
With hideous streak and stain;
They sprang from the limbs of the dead. –
We shall not come here again.
.
Panthers rise from their lairs
In the forest which thickens below,
Along the garden stairs
The sluggish python lies;
The peacocks walk, stately and slow,
And they look at us with the eyes
Of men whom we knew long ago.
.
.
*
.
.
Spleen
.
Domenica: questa processione soddisfatta
di sicure facce domenicali;
cappellini, cilindri, consapevoli grazie
in una ripetizione che spiazza
il tuo autocontrollo mentale
con questa digressione ingiustificata.
.
La sera, le luci il tè!
Bambini e gatti nel vicolo;
depressione incapace di affrontare
questa tetra conventicola.
.
E la vita, un poco calva e grigia,
languida, schizzinosa e distaccata,
aspetta, cappello e guanti in mano,
ricercata nell’abito e nella cravatta
(un poco impaziente per l’indugio)
….sulla soglia dell’Assoluto.
.
.
.
Spleen
.
Sunday: this satisfied procession
Of definite Sunday faces;
Bonnets, silk hats, and conscious graces
In repetition that displaces
Your mental self-possession
By this unwarranted digression.
.
Evening, lights, and tea!
Children and cats in the alley;
Dejection unable to rally
Against this dull conspiracy.
.
And Life, a little bald and gray,
Languid, fastidious, and bland,
Waits, hat and gloves in hand,
Punctilious of tie and suit
(Somewhat impatient of delay)
…On the doorstep of the Absolute.
* * *
da T.S.Eliot, Poesie 1905/1920 – Appendice, poesie giovanili e disperse, cura e traduzione di Massimo Bacigalupo, Newton Compton Editori 2012
immagine d’apertura: Arnold Böcklin, “L’Isola dei Morti”, foto in B/N della quarta versione, andata perduta
❤ ❤ ❤
L’ha ribloggato su Il sasso nello stagno di AnGre.