Jean-Auguste-Dominique Ingres, La Sorgente – sassi di arte scelti da AnGre

Ingres, La Sorgente - sassi di arte scelti da AnGre

Jean-Auguste-Dominique Ingres, La Sorgente (1856)

olio su tela, cm 163 x 80 – Parigi, Musée d’Orsay

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Di una bellezza classica e senza tempo, quest’opera è firmata e datata 1856 da Jean-Auguste-Dominique Ingres, pittore allo stesso tempo innovatore e tradizionalista, contemporaneo ai movimenti del neoclassicismo, romanticismo e del realismo, che non mancò di seguire un percorso personale e indipendente senza conoscere, però, un successo immediato. Egli affermava la supremazia della qualità estetica di un’opera sul soggetto, perseguendo una bellezza ideale da ricercare nella natura attraverso gli insegnamenti e la mediazione dell’arte antica e del Rinascimento.

La Sorgente, Ingres part. - Il sasso nello stagno di AnGreIl dipinto è intitolato La Sorgente, ma è chiara la derivazione del tema mitologico di Venere che sorge dalle acque o “Venere anadiomene”, un tema pompeiano ripreso nel Rinascimento da Botticelli, al quale Ingres si era interessato in una tela giovanile del 1808. Una giovane donna dal candore adolescenziale sta in piedi nuda davanti ad una parete rocciosa circondata da piante e fiori; guardando nel vuoto regge un’anfora sulle spalle, dalla quale sgorgano tre linee d’acqua. Ella flette la gamba destra e, con un movimento grazioso dell’anca, ruota leggermente il busto. L’acqua ai suoi piedi, cadendo, forma una leggera schiuma ed è così trasparente da riflettere le caviglie come in uno specchio.

Tutti gli elementi del paesaggio – la roccia, le piante, i fiori e l’acqua – sono scarsamente illuminati per mettere in risalto il candore della pelle ravvivata da una luce allo zenit; il pittore ha datato e firmato la tela su una pietra i piedi della fanciulla, vicino ad un iris giallo in fiore. La posizione in piedi della donna rispecchia il formato verticale della tela: al centro, la giovane è circondata da un’ombra che forma una nicchia, accentuando l’effetto scultoreo della postura; mentre, l’aspetto statuario della figura femminile è dato anche dalla sua posa e dai contorni della sua silhouette, che conferiscono alla Sorgente l’immobilità del marmo.

Per completare l’opera, Ingres si avvalse di alcune collaborazioni; sembra certo, però, che suoi siano l’esecuzione del volto e delle delicate estremità della donna.

[tratto ed adattato da Ingres, La Sorgente – I capolavori dell’arte, Corriere della sera].

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