Sassi sonori, rubrica di musica: At Carnegie Hall, a cura di Giorgio Chiantini

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Thelonius Monk Quartet with John Coltrane
At Carnegie Hall (1957)

I Sassi sonori questa settimana suonano Jazz con un disco che rappresenta una pietra miliare della sua storia e che vede, come attori principali, due grandissimi: Thelonious Monk e John Coltrane che insieme – nel 1957 – alla Carnagie Hall, collaborarono dal vivo in questa eccezionale incisione.

Tra i sassofonisti che hanno suonato con Monk, solo pochi sono riusciti ad assorbirne la poetica, così distante per le sue stravaganze fatte di pause, dissonanze, armonie labirintiche e melodie dolci, ma allo stesso tempo spigolose. La verità è che, suonare la musica di quello strano pianista di New York era cosa, anche per quelli tecnicamente più preparati, veramente ardua. Tra questi Coltrane non fu certamente quello che spiccò di più, probabilmente anche per la breve collaborazione fra i due – più o meno sei mesi – grazie alla quale Coltrane riuscì, però, a trovare quella maturità musicale, che proprio in quei pochi mesi subì una forte accelerazione, concretizzandosi in quei liberi ed energici tessuti di suono che presero poi il nome di “sheet of sound”.

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Con una registrazione ottima questo interessante documento, si pone all’attenzione dell’ascoltatore innanzi tutto come pagina storica che, oltre ad affascinare, coinvolgere e contribuire all’esaltazione della musica di Monk, restituisce il legittimo valore ad una collaborazione breve ma straordinaria, in cui due diverse strade si incrociano brevemente nel percorso di inesausta ricerca della propria arte. Registrato il 29 novembre 1957 in un concerto di beneficenza per il Morningside Community Center, il disco trasmette inalterata nel tempo tutta l’emozione dell’esordio.

Buon ascolto, dunque. [Giorgio Chiantini]

7 pensieri su “Sassi sonori, rubrica di musica: At Carnegie Hall, a cura di Giorgio Chiantini

  1. 26 settembre 2015, il jazz italiano per L’Aquila, RAI 5 ore 21.15 uno speciale di 100 minuti in onda in prima serata: “a L’Aquila una grande maratona di musica Jazz, ideata da Paolo Fresu – realizzata il 6 settembre u.s – per sensibilizzare le istituzioni ad accelerare i tempi della ricostruzione del centro storico della città, distrutto dal terremoto del 2009. Oltre cento gruppi e 450 musicisti si esibiranno dal mattino a mezzanotte.”

    http://www.casajazz.it/eventi/il-jazz-italiano-per-l-aquila

  2. Caro glasmundo condivido con te il giudizio sulla fantasticita’ di questo disco e nel contempo invidio la tua maturità nell’apprezzarlo appena uscito tanto da averlo comprato, come tu riferisci, golosamente. Purtroppo io sono pervenuto a questo genere musicale in età molto più matura, ma ora come te lo trovo meraviglioso.

    1. Grazie Sarino. Pezzo bellissimo e anche se lo conoscevo me lo sono goduto ancora ascoltandolo sdraiato sul divano e lievitando sulle ali delle note emesse dalle magiche mani di Monk sul pianoforte…..:-)

      1. grazie a te Giorgio per questo post che esalta giustamente questo grande artista del jazz, da molti sottovalutato! Ciao

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