Odisseas Elitis, Incenso al migliore, da Il piccolo marinaio (1985) in E’ presto ancora (a cura di P.M.Minucci, Donzelli Poesia,2011)
IX
«Ieri ho affondato la mano nella sabbia e ho preso la sua. Tutto il pomeriggio poi i gerani mi guardavano dai cortili in modo significativo. Le barche, tirate a secco sulla riva, hanno preso un’aria nota, familiare. E la sera tardi, quando le tolsi gli orecchini per baciarla come voglio io, con le spalle appoggiate sul muretto della chiesa, tuonò il mare e i Santi uscirono tenendo in mano ceri per farmi luce».
Senza dubbio c’è per ognuno di noi una sensazione distinta, insostituibile che, se non la trovi e non la isoli per tempo e non vivi più tardi con lei così da riempirla di azioni visibili, sei perduto.
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Odysseas Elytīs (in greco Οδυσσέας Ελύτης) traslitterato anche Odysseus Elytis), pseudonimo di Odysseas Alepoudellīs (in greco Οδυσσέας Αλεπουδέλλης; Candia, 2 novembre 1911 – Atene, 18 marzo 1996)
Tutta la sezione Incenso al migliore è veramente interessante per i punti di vista che il poeta esterna sulla vita, sulla morte, sulla sua terra. Odisseas Elitis è capace di essere un greco moderno in una terra dove sarebbe facile perdersi nella sua immensa Storia poetica…