Istantanea
Qui sullo sfondo abbiamo il cupolone
e procediamo a passo sostenuto
una madre e i due figli adolescenti:
Noi sorridenti prestati a un obiettivo
occasionale che non sa d’altri figli
non vede quali timori quali pianti.
*
A Parigi
No, le foto di Parigi meglio nasconderle.
Non era per la Concorde che si andava
né per la Senna o le Folie Berger
nemmeno per il Louvre ed è tutto dire.
Là piovvero grandinate a tutto spiano
lo sappiamo io e te, non altri può saperlo.
.
Anche se proprio a due passi c’era Versailles
che a visitarlo ci sembrava un eden.
*
*
tratte da Giorgia Stecher (1941-1996), Altre foto per album (Edizioni Scettro del Re, 1996)
sulla stessa Autrice leggi qui
(immagine d’apertura: ph.AlexCarata, dal web)
L’articolo odierno è un omaggio a questa Poetessa che ho “incontrato” prima tra le pagine virtuali della sua ultima raccolta di poesie e poi sfogliandone il libro cartaceo. Raccolta di poesie uscita postuma (la Poetessa si spense prima di vedere la sua creatura di carta) e appassionatamente voluta da chi ha saputo fin dall’inizio “leggere” la sua poesia. Un omaggio a chi l’ha conosciuta e apprezzata per la sua amicizia e credo per il sorriso che ancora oggi ci giunge attraverso questa piccola foto che ho voluto condividere insieme all’emozione, non visibile nell’articolo, che il suo “Altre foto per album” – il dono prezioso di un amico – mi ha dato.
Una poetessa vivissima nel lavoro di critica e “non-dimenticanza” che tutt’oggi Giorgio Linguaglossa porta avanti nei confronti di Giorgia Stecher, siciliana di nascita, e grazie al quale possiamo conoscere un esempio alto nel panorama letterario del Novecento. Una poetessa “mai andata via” dal ricordo e dall’affetto di chi l’ha conosciuta e frequentata nella sua Sicilia, come Giuseppe Schembari, un altro caro amico del Sasso, che al solo scambio di messaggi su di lei, mi ha regalato la sua emozione a riguardo.
Una presenza, questa di Giorgia Stecher qui che mi piace pensare “voluta dal Caso”, che ha fatto in qualche modo incrociare presso di me Persone con non già un’idea di Poesia, quanto oserei affermare “un ideale” – alto – di essa; persone generose, come quel sorriso della foto dell’articolo odierno, che mi hanno parlato di questa Poetessa con un affetto tangibile e che ringrazio per questo.
Bellissime queste poesie. La Stecher riesce con poche parole semplici, mentre sembra descrivere vecchie fotografie tirate fuori dal cassetto dei ricordi così casualmente, a trasmetterci la sua emozione….
Grazie Angela per aver portato questa poetessa dal sorriso oserei dire familiare sul Sasso in modo da poter essere apprezzata anche da chi come me non la conosceva.
Felice, Giorgio, del tuo apprezzamento!
Grazie Angela, per la tua acutezza e preziosa sensibilità, Giorgia lo merita, queste due “istantanee” lo confermano pienamente.
Giuseppe é una gioia ritrovarti qui in questo periodo! Semplicemente a volte sento di realizzare il significato del mio nome….grazie di cuore per la tua emozione nei confronti di questa Poetessa.
La naturalezza del verso e dell’immagine è consustanziale a tutta la produzione della Stecher e qui – lodevolmente – ne vengono proposti due esempi significativi . “Naturalezza ” riconducibile ad una souplesse lessicale personalissima , che non si autocelebra , ma esperisce il disimpegno/impegnato proprio – da sempre – della grande poesia .
Ringraziamo Angela Greco .
leopoldo attolico –
Leo grazie a te per l’intervento e sono certa che gradirai il mio estendere il tuo ringraziamento a chi mi ha fatto dono del libro, dal quale sono tratte queste due poesie, ovvero Giorgio Linguaglossa.