Le impronte tra gli alberi del Getsemani
dicono che non era uno solo
a calpestare la terra e ad ascoltare
le preghiere tra la legge e il cielo.
Sotto il riverbero del sole di mezzogiorno
le pagine dell’ulivo sono chiome di gente saggia.
Tra loro non si distingue l’innocente.
La città ha già reso note le sue intenzioni:
issano altre croci prima del tramonto;
viene il giorno di festa.
La morte per questo può aspettare.
*
Angela Greco
(inedito tratto da “Un tale chiamato Barabba”, ph.AnGre)
https://ilsassonellostagno.wordpress.com/2015/12/27/angela-greco-versi-inediti-da-un-tale-chiamato-barabba/
Grazie a tutti per l’apprezzamento!