Alessandro Assiri, Gli appetiti (inedito)
ti guardavo le ossa
e quanto sei stronza a contarle
a cercare quell’ultima parola
tra quei numeri diventati veri
.
ero tutto preso a diventare più vecchio
a impiegare il tempo per conoscervi tutti
incontrarsi nella fame e mai nel pane
avrei potuto dirti meglio altre notizie dal digiuno
.
tu sei sopra e io son sotto
senza spingere più in là
la vita che ti fischia come fiato
tutto quanto basta per riempirti
.
so che scompari
che i tuoi vestiti cambiano misura
che metti nella carta la pelle che ti manca
e che oggi ha piovuto per due ore
dalla tua ultima insalata
.
poi per ogni nome un buco alla cintura
da ripassare sul cuscino sognandone le piume
.
è quello che rigetti a farti bella
o almeno così credi
fingendo sia la terra a nasconderti le dita
in un nodo di aria di gola e di materia
io volevo che la vita ti passasse intera
ma tu restavi nel pigiama
perché dicevi dalla fame si guarisce
ti infilavi dalla testa nelle maniche sformate
e a un tratto lontanissima
.
chiamarti solo per cambiarti il nome
succedere con calma al tuo disfarti
la bocca non ce l’hai o sono io che non la vedo
abbastanza per seguirti
.
*
Per scaricare l’e-Book gratuito clicca sul titolo: Fuori dallo scaffale AA.VV a cura di Flavio Almerighi e Angela Greco – Il sasso nello stagno di AnGre
un autore “irregolare” e grazie al cielo ce ne sono ancora, merita la massima attenzione
concordo, Flavio, e ti ringrazio per averlo suggerito per quel lavoro antologico!!