Rosario Bocchino, Il chilometro zero della noia
Hanno le gambe storte del giorno addietro
quando meraviglia
è stata la promessa tagliente del sole
e non hanno pietà
per quel mestiere di foglia che tanto appare spoglio.
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Sono sbuffi di vento le parole inutili
flesse in ginocchio
scelgono la marea di un silenzio piegato,
sono voci addomesticate
con quel tono d’aria da vecchie signore,
arrese agli alberi
brevi messaggi di maledizione.
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Diremo che non ci saranno risposte,
che forse la capacità di non essere suono
è una doppia mandata di solitudine.
Diremo che anni saranno e noi non vivremo,
che di questo tempo basterebbe una sola parola.
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Sono longitudine e meridiano, verbo all’infinito
di un esangue fiato d’altrove,
arrampicate su per la gola del mondo
ostentano un pratico bagaglio:
il chilometro zero della noia.
https://rosariobocchino.wordpress.com/
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Tratta da: Fuori dallo scaffale AA.VV a cura di Flavio Almerighi e Angela Greco – Il sasso nello stagno di AnGre (per scaricare l’e-Book gratuito clicca sul link azzurro)
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Grazie Angela. Fuori dello scaffale è stata una bella iniziativa. Ciao
Grazie a te, Sarino!!
Sì, l’e-Book ha riscosso un buon successo, ma ancor più “ha infastidito” molti 😉 ehehehe
Bravo Sarino!
Cara Angela Sarino e’ un grande. Questa poesia lo dimostra.Un abbraccio e buon anno. Isabella
Concordo, Isabella, e ti ringrazio per la lettura. Un carissimo saluto a te, buon anno nuovo!
Ciao Angela, grazie. Isabella