14 febbraio, riproponiamo…
Il sasso nello stagno di AnGre
“S’Amor non è, che dunque è quel ch’io sento ?” *
a cura di Angela Greco (I parte) & Flavio Almerighi (II parte)
.
[Addormentarsi adesso]
“Addormentarsi adesso
svegliarsi tra cento anni, amor mio…”
“No,
non sono un disertore.
Del resto, il mio secolo non mi fa paura
il mio secolo pieno di miserie e di scandali
il mio secolo coraggioso grande ed eroico.
Non ho mai rimpianto d’esser venuto al mondo troppo presto
sono del ventesimo secolo e ne son fiero.
Mi basta esser là dove sono, tra i nostri,
e battermi per un mondo nuovo…”
“Tra cento anni, amor mio…”
“No,
prima e malgrado tutto.
Il mio secolo che muore e rinasce
il mio secolo
i cui ultimi giorni saranno belli
la mia terribile notte lacerata dai gridi dell’alba
il mio secolo splenderà di sole, amor mio
come i tuoi occhi…”
Nazim Hikmet
.
§
View original post 556 altre parole
“L’inizio è nella testa,
nel groviglio dei tuoi capelli che
confondono le dita.
Ti rivedrò
appena la sera smette
questo blu troppo scuro”
*
“Ho sete.
Dammi da bere,
Uomo.
Ti aspetta
Da troppo tempo
La mia bocca.”
*
“Sulla guancia, sulla guancia,
appena prima dell’orecchio,
mi senti, sorridi e
sposti perpendicolare e stabilità.
Fuori siamo bocche
e baci in caduta libera.”
***
AnGre, febbraio 2018
sì, fu una bella iniziativa
dobbiamo tornare a collaborare, Flavio!!