In questo tempo ricomincio
dal tuo volto di fanciullo in corsa,
in affanno per i troppi giorni.
Gradino dopo gradino
un sorriso che dona cielo.
Alle tue mani consegno ogni parola:
consacrala e fanne paradiso
per ogni piuma che abbiamo perso.
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Respiro da uno spiraglio
di indelebile ricordo; un profumo
di volti senza limiti ad ogni passo.
La costrizione a rallentare ritempra
l’occhio diventato troppo veloce
per i dettagli e persino per un fiore.
Occorre fermarsi a prendere fiato,
a mettere a fuoco quel che ora
non è concesso di vedere e che
da troppo tempo abbiamo dimenticato.
Esco di casa senza occhiali
per non appannare la realtà.
Eppure, non è mai stato nitido
così tanto quello che si vede.
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Angela Greco AnGre, ottobre 2020
L’ha ripubblicato su Angela Greco (An Gre) poesia.
Rileggerò questi versi domani mattina e il cielo apparirà, comunque, azzurro.
Grazie.
Grazie a te!