Manuel Vázquez Montalbán, da III Ars amandi (da Una educazione sentimentale in Memoria e desiderio), tratte da Il desiderio e la rosa a cura di Hado Lyria (Frassinelli, 2007)
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III
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Manuel Vázquez Montalbán – Scrittore spagnolo, nato a Barcellona il 27 luglio 1939. Laureato in lettere, per la sua attiva partecipazione alle lotte universitarie contro la dittatura franchista fu messo in carcere. È stato membro del Comitato centrale del Partido socialista unificado de Cataluña. Esordì molto giovane come giornalista e saggista, pubblicando anche sulla rivista Triunfo, sotto lo pseudonimo Sixto Cámara, una serie di articoli anticonformisti e pungenti, sempre tinti di umorismo (poi raccolti nel volume Crónica sentimental de España, 1971). Si è cimentato anche nella poesia: Una educación sentimental (1967), Movimiento sin éxito (1969), A la sombra de las muchachas en flor (1973), Praga (1982), produzione poetica raccolta in Memoria y deseo (1986). La sua narrativa nasce all’insegna dello sperimentalismo (Recordando a Dardé, 1969; Happy end, 1974), ponendosi volutamente contro i parametri del realismo, e raggiunge la maturità nei romanzi che costituiscono il cosiddetto ”ciclo Carvalho” (dal nome del protagonista, il detective Pepe Carvalho).
Benché sia evidente l’influenza della narrativa nordamericana, la scrittura di V.M. attinge a ben precisi modelli della tradizione ispanica, Baroja in primo luogo. Infatti, la forza dei suoi romanzi risiede non solo nell’intrigo o nella trama narrativa ma anche, o forse soprattutto, nella vivacità, la plasticità e il realismo con cui V.M. riesce a ritrarre gli ambienti sociali (mettendo in campo anche le sue doti maturate nell’attività di giornalista): libero da schematismi ideologici, nonostante la sua militanza politica, V.M. offre nelle sue pagine un attendibile affresco della società spagnola contemporanea. Scrittore versatile e lavoratore infaticabile, si è cimentato sui più svariati argomenti. [da Treccani.it; Bibl.: M. Blanco Chivite, Manuel Vázquez Montalbán & Pepe Carvalho, Madrid 1992]
Bei versi, ma oggi la mia mente è altrove.
Da qualche giorno ho, finalmente, ricevuto “Ananke”.
Perché le”Variazioni Goldberg” o le sinfonie di Mahler mostrino il loro splendore, occorre un attento e ripetuto ascolto.
Per comprendere la bellezza dei tuoi versi occorre :
una lettura ripetuta,
ad alta voce,
una ricerca attenta delle pause.
Forse mi illudo di aver capito, ma dai tuoi versi appare tensione alla ricerca di valori esistenziali ed alla loro affermazione.
Grazie.!
Grazie anche per questo commento ❤
P. S.
La poesia che più mi ha toccato il cuore è “Innamorarsi ancora con gli occhi”.
Stai restituendo il sole a questo giorno, caro Luigi! GRAZIE ❤