Meira Delmar, due poesie ed una nota sull’autrice

Meira Delmar, due poesie ed una nota sull’autrice

Il miracolo

Ti penso.
La sera,
non è più una sera;
è il ricordo
di quell’altra, azzurra,
in cui amore
si fece in noi
come un giorno
si fece luce nelle tenebre.
Adesso
quando la invoco credo
di essere stata testimone
di un miracolo.

*

Immigranti

Una terra con cedri, con olivi,
una dolce regione di fresche vigne,
lasciarono vicino al mare, abbandonarono
per il fuoco d’America.

Conservavano tra le labbra
il sapore della resina,
e il fumo profumato del narguileh
negli occhi,
mentre la nave si perdeva tra le onde
lasciandosi dietro le pietre di Beritos,
la valle gioiosa ai piedi delle colline,
e i banchetti del vino attorno alla tavola
preparata nell’estate
sotto il cielo pieno di gemme.

Il mare cambiò nome
una volta, un’altra e un’altra ancora
fino ad arrivare alla scottante riva
dove veloci raffiche
di uccelli dipingevano
di colori e musica improvvisa
l’istante,
e il fragore dei fiumi imitava il ruggito
del giaguaro e del puma
nascosti nella selva.

Su rive e su montagne costruirono case
come in passato la tenda nelle verdi oasi
l’antico avo, e le vecchie parole
iniziarono a scambiare
con le parole nuove
per chiamare le cose,
e seppero condividere il cuore con grandezza
come prima l’otre d’acqua nella sete del deserto.
A volte quando suona il liuto della memoria
e la prima stella
brilla nella sera
ricordano il giorno
in cui il bled scomparve lentamente
dietro l’orizzonte.

(Traduzione dallo spagnolo di Giulia Spagnesi)

*

Meira Delmar – Nel 1921 a Barranquilla (Colombia) nacque Olga Isabel Chams Eljach, figlia di due libanesi, Julian E. Chams e Isabel Eljach. Col tempo, una volta definita la sua vocazione di scrittrice, avrebbe scelto per sé il nome, molto simbolico, di Meira Delmar, talvolta trascritto Del Mar. Studiò nel collegio femminile della città e alla Scuola di Belle Arti dell’Università dell’Atlantico. A nove anni, nel 1931, Olga raggiunse con i suoi genitori e i suoi fratelli il Libano. Il viaggio via mare fu un’avventura interminabile e, soprattutto, indimenticabile. Pochi anni dopo, nel 1937, apparvero nella sezione “Poetesse d’America” di una rivista de L’Avana chiamata «Vanidades», alcune poesie con la firma di Meira Delmar. I quattro componimenti poetici, Tú me crees de piedraCadenaPromesa e El regalo de la lluviaerano i primi componimenti di Olga Isabel Chams Eljach, che aveva già scelto lo pseudonimo con il quale sarebbe diventata famosa. La giovane autrice scelse il suo cognome d’arte per via del suo grande amore per il mare, che la accompagnerà sempre e comunque. Per il nome, invece, fece ricorso alle sue origini arabe e, partendo da Omaira, studiò tutta la serie di possibilità e variazioni che questo nome le poteva offrire. Infine, scelse Meira.
La giovane artista decise di pubblicare i suoi primi versi senza esporsi troppo, ovvero celando la sua vera identità, per timore delle reazioni di familiari e conoscenti. Tuttavia, la sua collaborazione con la rivista cubana proseguì e furono pubblicate altre sue poesie. Nello stesso periodo, altri giornali si manifestarono interessati.
All’età di 20 anni Olga Isabel Chams Eljach, ormai a tutti nota come Meira Delmar, pubblicò la sua prima raccolta poetica, Alba de olvido. Nel 1999 quest’opera fu giudicata dai critici colombiani come uno tra i cento migliori libri del XX secolo e collocata tra le venti migliori opere poetiche dell’intero Novecento. Due anni dopo Alba de olvido, uscì Sitio del amor, seguito nel 1946 da Verdad del sueño. Per questa raccolta Meira ricevette la prima delle tante onorificenze assegnatele nella sua lunga carriera poetica dalle più svariate autorità, associazioni culturali e università. Nel 1951 uscì la sua terza opera, Secreta Isla, nella quale la voce poetica è sempre più nitida e forte.
Nel 1958 Meira fu nominata direttrice della Biblioteca Pública Departamental del Atlántico, carica che lasciò dopo 36 anni. Per decreto governativo oggi tale Biblioteca porta il nome di Meira Delmar, come del resto, anche altri edifici, sale di lettura e centri di ricerca.
Nel 1960 la poesia Soneto a una rosa fu giudicata come uno dei trenta componimenti poetici più belli, facendole vincere un premio dell’Academia Hispanoamericana de Letras.
Undici anni dopo, le venne conferita la Laurea Honoris Causa in Lettere dall’Università dell’Atlantico. Nello stesso anno, uscì una sua prima antologia poetica, col titolo Huésped sin sombra. Appena quattro anni dopo, la poetessa fu eletta Donna dell’anno. Successivamente, si recò negli Stati Uniti, dove sarebbe tornata nel 1985 per partecipare ad un congresso sulla poesia tenuto all’Università di Washington.
Dall’inizio degli anni ’80 si moltiplicano le onorificenze conferite alla poetessa che, inoltre, venne insignita dai più nobili ed importanti titoli colombiani e internazionali.
I tanti riconoscimenti furono poi coronati, nel 1993, dalla Medaglia Simón Bolivar, assegnatale dal Ministero dell’Educazione. Si tratta infatti della massima onorificenza che il governo nazionale può concedere.
Nel 1995 uscì Laúd memorioso e Antología e in questo stesso anno si congedò dalla Biblioteca e fu eletta Membro Onorario della Società Bolivariana della Regione Atlantico.
Negli anni successivi uscirono altre due raccolte, Palabras (1997) e Alguien pasa(1998), e uno studio a lei dedicato, Dossier Meira Delmar, pubblicato dalla Universidad del Norte.
L’Istituto Caro y Cuervo di Bogotà pubblicò Pasa el viento nel 2000, proprio nello stesso periodo in cui l’Università del Atlántico creava il Premio Poesia Meira Delmar.
Dal 2001 ad adesso Meira ha continuato a ricevere riconoscimenti e a essere invitata ai più famosi convegni letterari e alle più celebri fiere librarie della nazione colombiana. Nel 2003 il Congresso della Repubblica la insignì con la Orden de la Democracia Simón Bolívar durante un omaggio reso alla scrittrice dalla Unione Colombo-Araba.
(per questo articolo si ringrazia Fili d’aquilone n.10; per leggere altre poesie ed altre notizie sull’Autrice cliccare sul seguente link: http://www.filidaquilone.it/num010delmar.html)

 

6 pensieri su “Meira Delmar, due poesie ed una nota sull’autrice

  1. Questa domenica una dolce sorpresa con questa poetessa che non conoscevo.
    Grazie Angela per segnalare e proporre sempre, in questo bel blog, il meglio della poesia 💝
    Ciao Buona domenica 🌹

  2. Molti anni fa mio cognato, vedendomi leggere Marquez, che si autodefiva poeta, mi suggerì di leggere le poesie tradotte della Delmar (poche) , grande poetessa, sua concittadina.
    Ne valeva la pena!
    Ed oggi il piacere si rinnova!.

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