Alle tue mani la lode, la preghiera e
l’inno. Belle di acanto nel giro d’una matita
o nella foglia di rame e febbre, fredde d’impeto
e paura, nervose d’attese, mai ferme, nemmeno ora,
a reggere le sorti di una notte difficile di assenze
e mancati ritorni.
Alle tue mani ogni parola possibile
di gratitudine e redenzione, edificio
donato ad altri a contenere silenzi e
speranze, nella costruzione d’un presente
o d’un ricordo di meraviglia e commozione.
S’avvinghia la poesia alle tue mani, tralci fecondi
da benedire a fine respiro senza mai smettere.
Scorrono le ore nella coppa delle tue mani,
estensione dei tuoi ricci sfidati dal tempo
fino a quest’oggi d’altre parole,
e gemmano ancora i tuoi palmi
in attesa della primavera.
**
Il vento s’alza improvviso
nella quiete d’un pomeriggio d’inverno;
un mulinello feroce di polvere e pensieri.
Seduta ad aspettare che altro maltempo
passi indenne nonostante lo stomaco minacci e
porti a compimento un compendio d’algia.
Porta nuvole pesanti d’acque e respiri, il vento;
un tratto di cielo scurito oltre la propria volontà.
Una casa con le finestre che sbattono;
vetri infranti, speranze coltivate male.
Al di qua del limite di una porta
si resta straniti di quanto accade.
S’attenderà la prossima occasione.
Per ora si passa il turno.
*
Angela Greco AnGre (gennaio 2022, inediti)
L’ha ripubblicato su Angela Greco (An Gre) poesia.
Non ti inganni il mio silenzio.
Leggo sempre ciò che pubblichi.
I tuoi versi fanno sempre vibrare l’anima mia.
Il mio silenzio è solo una forma di rispetto.
Ben ritrovato con gioia, Luigi!
Grazie di cuore.
Questi versi, scusami ma mi vien da dire così, sono molto Angela Greco!
Ahahah volevi dire che riconosci i temi propri della mia poetica e del mio stile 🤣🤣 ma grazie, Flavio!!
esattamente, chettiridi?
Stupendi versi🌻🌸🌻
Grazie 💗 Lorella!!!
Grazie a te sempre❤