Confidenza con la notte
Io sono uno che ha confidenza con la notte.
Ho fatto nella pioggia la strada avanti e indietro.
Ho oltrepassato l’ultima luce della città.
Sono andato a frugare giù nel vicolo più tetro.
Ho incontrato la guardia nel suo giro
Ed ho abbassato gli occhi, per non spiegare.
Io ho trattenuto il passo e il mio respiro
Quando da molto lontano un grido strozzato
Giungeva oltre le case da un’altra strada,
Ma non per richiamarmi o dirmi un commiato;
E ancora più lontano, a un’incredibile altezza,
Sullo sfondo del cielo un orologio illuminato
Proclamava che il tempo non era giusto, né errato.
Io sono uno che ha confidenza con la notte.
~
Luoghi deserti
Fitte cadere notte e neve, oh, fitte
In un campo ho guardato passando oltre
E il suolo quasi uniforme sotto la coltre
Più non mostra che fili d’erba e stoppie.
I boschi intorno sono padroni del campo.
Ogni animale soffoca nella tana.
Io non conto, perché la mia mente è lontana:
La solitudine in sé inavvertito mi chiude.
E, solitaria com’è, la solitudine
Ancor più solitaria, anzi che meno, sarà
– Un candore più vacuo di neve ottenebrata
Senza espressione, senza nulla da esprimere.
Non mi fanno paura coi loro spazi aperti
E vuoti fra le stelle dove non è stirpe umana,
Quando io posso da me così vicino a casa
Far paura a me stesso con i miei luoghi deserti.
*
due poesie di Robert Frost tradotte da G.Giudici