
Boris Pasternak (Mosca, 1890 – 1960)
Nella settimana santa (trad.di Paolo Statuti)
Intorno ancora la nebbia notturna.
Ancora nel mondo è così presto,
Che il cielo pullula di stelle
E ognuna, come il giorno, è luminosa,
E se solo la terra potesse,
Dormirebbe il giorno di Pasqua
Alla lettura del Salterio.
Ancora intorno la nebbia notturna.
Ancora è così presto nel mondo,
Che la piazza giace coricata
Come in eterno da tutti i lati,
E mille anni ancora la separano
Ancora la terra è completamente nuda,
E di notte essa non ha niente
Per far oscillare le campane
E fare eco ai coristi dall’esterno.
E il bosco è spoglio e scoperto,
E sulla Passione di Cristo,
Veglia la turba dei tronchi di pino.
Ma in città, in un piccolo
Spazio, come a una riunione,
E il loro sguardo è preso dal terrore.
E’ comprensibile il loro sgomento.
I giardini escono dai recinti,
Vacilla il sistema terrestre:
E c’è la luce nella porta regia,
E il nero manto, e la fila di candele,
Volti rigati dalle lacrime –
E a un tratto la processione viene
Incontro col lenzuolo tombale,
E due betulle presso la porta
E il corteo gira intorno alla chiesa,
Riempie il marciapiede fino al bordo,
E porta dalla strada sul sagrato
La primavera, le ciarle primaverili
E l’aria che sa di prosfora
E di ebbrezza di primavera.
Nell’atrio sulla folla degli storpi,
Come se qualcuno fosse uscito
Portando l’arca e l’avesse aperta
E il canto dura fino all’alba,
E, dopo aver tanto singhiozzato,
Giungono sommessi dall’interno
Nel luogo vuoto sotto i fanali
Il Salterio e l’Apostolo.
A mezzanotte taceranno la creatura e la carne,
Avendo udito la voce primaverile,
Che appena tornerà il sereno –
La morte si potrà sconfiggere
Con lo sforzo della resurrezione.
1946
(tratta da Un’anima e tre ali – il blog di Paolo Statuti che si ringrazia)
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Immagine d’apertura (dal web): Settimana Santa a Taranto, rito tra i più suggestivi d’Italia (part. processione che attraversa il Ponte girevole – approfondisci QUI)