Sophia de Mello Breyner Andresen, Per attraversare con te il deserto del mondo

ÇÊÉÈ

Per attraversare con te il deserto del mondo
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Per attraversare con te il deserto del mondo
Per affrontare insieme il terrore della morte
Per vedere la verità per perdere la paura
A fianco dei tuoi passi ho camminato
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Per te ho lasciato il mio regno il mio segreto
La mia notte veloce il mio silenzio
La mia perla rotonda ed il suo oriente
Il mio specchio la mia vita la mia immagine
E abbandonai i giardini del paradiso
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Qui fuori alla luce senza velo del giorno duro
Senza gli specchi vidi che ero nuda
E lo spazio aperto si chiamava tempo
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Perciò con i tuoi gesti mi vestisti
E imparai a vivere in pieno vento.
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Para atravessar contigo o deserto do mundo
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Para atravessar contigo o deserto do mundo
Para enfrentarmos juntos o terror da morte
Para ver a verdade para perder o medo
Ao lado dos teus passos caminhei
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Por ti deixei meu reino meu segredo
Minha rápida noite meu silêncio
Minha pérola redonda e seu oriente
Meu espelho minha vida minha imagem
E abandonei os jardins do paraíso
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Cá fora à luz sem véu do dia duro
Sem os espelhos vi que estava nua
E ao descampado se chamava tempo
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Por isso com teus gestos me vestiste
E aprendi a viver em pleno vento
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[Sophia de Mello Breyner Andresen, tratta da Livro Sexto, Obra Poética, Editoria -trad.di Roberto Maggiani]

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Notizie sull’autrice – Sophia de Mello Breyner Andresen è senza dubbio una delle maggiori voci poetiche portoghesi del Novecento. Nacque a Porto, da famiglia aristocratica, il 6 novembre 1919, morì a Lisbona il 2 luglio 2004. Trascorse la sua felice infanzia e la prima giovinezza tra queste due città. Tra il 1940 e il 1942 frequentò un corso di Filologia Classica presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Lisbona, ma senza terminarlo. Sposò il giornalista, politico e avvocato Francisco Sousa Tavares, ragione per la quale si trasferì definitivamente a Lisbona. Dal suo matrimonio ebbe cinque figli, furono la motivazione che la portò a scrivere bellissime favole per bambini. Nel 1944 si affacciò sulla scena letteraria con un libro intitolato semplicemente Poesia, da quel momento la sua carriera poetica fu caratterizzata da un crescendo di popolarità. Divenne una delle figure più rappresentative di una inclinazione politica liberale, denunciando i falsi criteri del regime salazarista e dei suoi seguaci più radicali. Fu fermamente ostile alla dittatura che dominava il suo Paese impegnandosi in una attività di opposizione non violenta, anche sfruttando la diffusione dei suoi libri. Sophia scrisse molte poesie di denuncia, la sua opera Livro Sexto, pubblicata nel 1962, ne fu l’apice, tanto da essere insignita, nel 1964, del Grande Prémio de Poesia da Sociedade Portuguesa de Escritores. Dopo la rivoluzione del 25 aprile 1974, vista la sua attività di antagonista al regime dittatoriale salazarista, venne eletta deputato per l’Assemblea Costituente nelle liste del Partito Socialista, impegnandosi così nella stesura della Costituzione del proprio paese e cercando di promuovere una rivoluzione culturale. Accanto alla produzione poetica, Sophia scrisse anche racconti, testi per il teatro, articoli di opinione, saggi. Tradusse in portoghese vari autori, tra cui Shakespeare, Paul Claudel, Euripide e Dante, per la sua traduzione del Purgatorio di Dante ricevette una medaglia dal Governo italiano. Fu insignita di numerosi premi, particolarmente importanti sono: Prémio Teixeira de Pascoaes (1977),Prémio Camões (1999), Prémio Max Jacob Étranger (2001), Prémio Rainha Sofiade Poesia Iberoamericana (2003) – tratto dal blog di A.Caponnetto