stragatto! un pomeriggio di nuvole a luglio ha qualcosa di fiabesco. Bianconiglio, se non hai fretta fermati sul mio malumore; in fondo tutto si riduce ad una semplice mancanza.
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La donna di Cuori varca la cornice
di Quadri appesi al collo di fanti di Fiori.
La regina di Picche taglia teste. Alice non lo sa.
Oltre lo specchio qualcuno tende la mano:
il cappellaio matto ha rotto l’orologio e s’è perso il tè
Franco s’è licenziato da orologiaio da trent’anni.
Alle cinque della sera è la volta dell’anticoagulante,
allo squillo della sveglia. L’udito non è il senso forte
e la giornata si risolve nella notte – senza stelle -.
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A carte gioco solo nelle feste comandate,
altrimenti saprei quante tenerne in mano adesso.
Pesco dal mazzo; il Jolly è fuori servizio
e il tavolo verde sbiadisce. Alla fine sarà un pezzo
di fungo a decretare l’altezza di questo pomeriggio,
quando era più semplice telefonare
dopo colazione, mentre Lili Marlen taceva la sua età.
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Confermiamo solennemente i proverbi:
a ridere di venerdì si piange di domenica. E i pazzi siete voi.
Ma tutto questo Alice non lo sa. La vera arma è la bic,
al modico costo di un caffè; di carta, poi, siam fatti tutti.
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Angela Greco AnGre (estemporanea pomeridiana – 2\7\17)
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L’ha ribloggato su Angela Greco (An Gre) poesia.
Ma che bella!!!!! Ludicamente riflessiva🙂🙃🙂
Grazie Giorgio 😀 l’ironia è per pochi 😉