Antonia Pozzi (Milano, 1912–1938), da “Poesia che mi guardi”
tratte dal sito http://www.antoniapozzi.it/che si ringrazia
[Abbandonati in braccio al buio]
Abbandonati in braccio al buio
monti
m’insegnate l’attesa:
all’alba – chiese
diverranno i miei boschi.
Arderò – cero sui fiori d’autunno
tramortita nel sole.
*
Periferia in aprile
Intorno aiole
dove ragazzo t’affannavi al calcio:
ed or fra cocci
s’apron fiori terrosi al secco fiato
dei muri a primavera.
Ma nella voce e nello sguardo
hai acqua,
tu profonda frescura, radicata
oltre le zolle e le stagioni, in quella
che ancor resta alle cime
umida neve:
così correndo in ogni vena
e dici
ancora quella strada remotissima
ed il vento
leggero sopra enormi
baratri azzurri.
24 aprile 1937
*
Amor fati
Quando dal mio buio traboccherai
di schianto
in una cascata
di sangue –
navigherò con una rossa vela
per orridi silenzi
ai cratèri
della luce promessa.
13 maggio 1937
*
Vicenda d’acque
La mia vita era come una cascata
inarcata nel vuoto;
la mia vita era tutta incoronata
di schiumate e di spruzzi.
Gridava la follia d’inabissarsi
in profondità cieca;
rombava la tortura di donarsi,
in veemente canto,
in offerta ruggente,
al vorace mistero del silenzio.
Ed ora la mia vita è come un lago
scavato nella roccia;
l’urlo della caduta è solo un vago
mormorio, dal profondo.
Oh, lascia ch’io m’allarghi in blandi cerchi
di glauca dolcezza:
lascia ch’io mi riposi dei soverchi
balzi e ch’io taccia, infine:
poi che una culla e un’eco
ho trovate nel vuoto e nel silenzio.
http://www.letteratura.rai.it/articoli/poesia-che-mi-guardi-un-ritratto-di-antonia-pozzi/13601/default.aspx
grazie di cuore, Flavio, per il contributo!
Antonia Pozzi è la poetessa che prediligo!!!
ciao Emilio 😀 e grazie per la lettura!