Il sasso nello stagno di AnGre
Boris Pasternak (Mosca, 1890 – 1960)
Nella settimana santa (trad.di Paolo Statuti)
Intorno ancora la nebbia notturna.
Ancora nel mondo è così presto,
Che il cielo pullula di stelle
E ognuna, come il giorno, è luminosa,
E se solo la terra potesse,
Dormirebbe il giorno di Pasqua
Alla lettura del Salterio.
.
Ancora intorno la nebbia notturna.
Ancora è così presto nel mondo,
Che la piazza giace coricata
Come in eterno da tutti i lati,
E mille anni ancora la separano
Dall’alba e dal calore.
.
Ancora la terra è completamente nuda,
E di notte essa non ha niente
Per far oscillare le campane
E fare eco ai coristi dall’esterno.
.
E dal Giovedì Santo
Fino al Sabato Santo
L’acqua perfora le rive
E intesse mulinelli.
.
E il bosco è spoglio e scoperto,
E sulla Passione di Cristo,
Come folla in preghiera,
Veglia la turba dei tronchi di pino.
View original post 246 altre parole
Vorrei tanto conoscere il russo,perché sono certo che il suono delle parole originali renderebbe ancora più belli questi versi.
I versi di questo autore che più mi sono rimasti nella memoria sono quelli de “La neve cade “.
Grazie Ángela !.
Caro Luigi, a riguardo di Pasternak puoi cercare in rete 《 TRADUZIONI LIBERE E “LIBERATE” DI ANTONIO SAGREDO (da 2 dicembre 2020 a 9 gennaio 2021) 》- clicca proprio così nel motore di ricerca – come mi ha chiesto di riferirti tramite mail lo stesso Sagredo. Grazie per l’attenzione e scusami se, per motivi di privacy, non ti ho girato la sua mail con il pdf.
Grazie!
Di nulla!!
Mi devo scusare con entrambi. A. S.
Tutto ok, buone festività nonostante tutto.