Sutra d’Occidente di Roberto Bertoldo,
Mimesis, collana Sisifo, marzo 2022.
Questo libro racchiude, in brevi riflessioni, uno sguardo disincantato sul mondo e sull’uomo occidentali. Il Sutra, nella cultura letteraria e religiosa dell’India antica, è una raccolta di aforismi di carattere religioso, letterario, filosofico, scientifico. Abbiamo così, in Oriente, il Veda ̄nta Sutra, il più noto Ka ̄ma Sutra, e poi il Sutra del loto, il Sutra del diamante, ecc. La forma aforistica è insomma la più adatta per rappresentare, in modo meno petulante possibile, la condizione drammatica e a volte grottesca dell’esistenza umana e della vita sociale; del resto, come dice qui l’autore appellandosi a un noto proverbio, “l’aforisma è un bel gioco perché dura poco”. [Quarta di copertina]
* * *
C’è qualcosa di più difficile da capire del pensiero profondo ed è il pensiero superficiale: è difficile capire a cosa serva.
C’è una cosa che noi uomini non riusciamo a percepire perché troppo più grande di noi: la nostra piccolezza.
Non sono affidabili i gruppi culturali, sono sempre e soltanto gruppi di potere i cui componenti finiscono per osservarsi e analizzarsi l’un l’altro invece di osservare e analizzare il mondo.
Occorre appartenere a quel genere di persone che sono clementi con i sottoposti e intolleranti con i capi.
Non c’è nulla di più bello di ciò che sentiamo autentico. La seduzione intenzionale, in arte come in amore, adesca solo gli stupidi e i deboli.
Non è vero che non ci sono più i maestri di pensiero, la verità è che non esistono più i loro discepoli.
Lo scribacchino nostrano scrive una poesia e si sente Dio, scrive un romanzo e si sente Dio, scrive un saggio e si sente Dio. Eppure Dio, essere perfetto e proprio in virtù della sua perfezione, non ha mai scritto né poesie, né romanzi, né saggi. E, beninteso, neppure aforismi.
Un pensiero su “Sutra d’Occidente di Roberto Bertoldo – suggerimenti di lettura”