Il vento cala e se ne va
lo stesso vento non agita
due volte lo stesso ramo
di ciliegio
gli uccelli cantano nell’albero
ali che voglion volare
la porta è chiusa
bisogna forzarla
bisogna vederti, amor mio,
sia bella come te, la vita
sia amica e amata come te
so che ancora non è finito
il banchetto della miseria
ma finirà…
(1947)
§
Anima mia
chiudi gli occhi
piano piano
e come s’affonda nell’acqua
immergiti nel sonno
nuda e vestita di bianco
il più bello dei sogni
ti accoglierà
anima mia
chiudi gli occhi
piano piano
abbandonati come nell’arco delle mie braccia
nel tuo sonno non dimenticarmi
chiudi gli occhi pian piano
i tuoi occhi marroni
dove brucia una fiamma verde
anima mia.
(1948)
*
Nâzım Hikmet, Lettere dal carcere di Munevvér, Prigione di Bursa (Anatolia) in Poesie d’amore, traduzione di Joyce Lussu – Oscar Mondadori (2006)
immagine d’apertura: Henri Cartier-Bresson, In treno (Romania, 1975 – © Henri Cartier-Bresson, Magnum Photos)
Nazim Hikmet…..che meraviglia!!!!
Grazie Angela
Giorgio grazie anche alle letture che mi proponi!!!!!
ti abbraccio