Marie Takvam, due poesie

carta e penna

Due poesie di Marie Takvam (1926 – 2008)

*

Impotenti davanti alla TV

C’è un mondo tra le montagne
dove le pietre mi parlano
dove il geranio selvatico e la ginestrina sprofondano
alle prime incerte salite.

Ora non ci sono più montagne intorno al mondo.
È il mondo che precipita su di me,
fin dentro al mio soggiorno,
e io siedo indifesa e piccola
affondo nelle immagini che provengono da un angolo della stanza.

(Trad.di Annalisa Maurantonio per il blog norlit che si ringrazia – qui)

~

Tu

Devi essere arrivato in città!
Lo vedo chiaramente.
Tutte le case mi stanno sorridendo.
Hanno capito che ti amo.

Devi essere arrivato in città!
lo vedo dagli alberi del parco.
Hanno foglie vibranti,
ricevono baci dal sole e dal vento.

Devi essere arrivato in città!
Perciò
questa gioia incredibile
dalla luce e dall’alba
dalle barche a vela e dalla brezza.

Tutto è diverso oggi.
Quel che ieri era una lunga serie di case grigie
oggi è dipinta di oro e porpora
dal tramonto del sole.

Quella che ieri era gente qualunque
che andava all’autobus o all’auto
oggi sono persone
con una vita dentro.

Ciò che ieri era traffico e frastuono
oggi è il battito del cuore della città,
quello grande che fa muovere tutto!

In breve: Tu devi essere arrivato in città!

~

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